Con il termine gestione del rischio si intende quell’insieme di processi che un’azienda mette a punto per identificare e valutare i rischi presenti all’interno di un posto di lavoro.
L’obiettivo del risk manager, una volta individuati gli eventuali rischi, è quello di organizzare un piano per contenere e gestire gli effetti delle possibili conseguenze sull’azienda e sui dipendenti.
Tutte le attività come imprese, aziende e banche sono esposte a rischi di diversi tipi che includono calamità naturali, responsabilità legali, incidenti o errori di gestione del personale e degli strumenti.
Il rischio, per definizione, rappresenta un possibile danno che può colpire un’azienda al presentarsi di determinate circostanze. È compito di chi si occupa della gestione del rischio individuare i fattori di rischio e sviluppare le giuste strategie per contenerli e governarli.
Aziende come Noir Excellence Group si occupano di gestione del rischio sia per grandi aziende che per piccole attività visto che, come detto, ogni attività è soggetta a possibili rischi di diversa entità.
Su www.noirexcellencegroup.com è possibile trovare esperti di gestione del rischio in grado di studiare il migliore piano per ogni tipo di azienda.
Processo gestione del rischio: le procedure
Ogni azienda, come detto, è soggetta a potenziali rischi ed è per questo che è importante fare una corretta gestione del rischio per evitare che questi abbiano gravi ripercussioni sul proprio business.
Il professionista o il team di esperti che si occupa della gestione del rischio aziendale esamina tutti i fattori e stabilisce il livello di ciascuno a seconda della probabilità che si verifichi e dei possibili effetti.
Il tutto con l’obiettivo finale di gestire al meglio il momento in cui si possono verificare e di avere già una precisa stima di quelle che sono le possibili ripercussioni sull’azienda e sui lavoratori.
Ecco quali sono le fasi della gestione del rischio in azienda:
- Identificazione del rischio.
I potenziali rischi che possono colpire un’azienda possono essere diversi e concludono quelli finanziari, progettuali, operativi, ma anche quelli legati al business e al mercato. Il compito di chi si occupa di gestione del rischio è di individuarli e annotarli in appositi registri.
- Analisi del rischio.
Studio della probabilità del verificarsi di un nuovo rischio attraverso lo studio e l’analisi delle documentazioni e dei fattori.
- Valutazione del rischio.
In questa si stabilisce la portata e la ripercussione di un determinato evento sull’azienda. Si definisce anche quello che è il livello di rischio che l’azienda può sostenere.
- Mitigazione del rischio.
Definizione del piano e della strategia per controllare i rischi a seconda del loro livello di importanza.
- Monitoraggio del rischio.
La gestione del rischio prevede una costante e continua analisi dei fattori di rischio per aggiornare o confermare i piani di risposta.
Sistema di gestione del rischio: le strategie
Chi si occupa di gestione del rischio ha l’obiettivo di studiare e preparare un piano per mitigare e gestire i possibili effetti negativi dei rischi a cui è esposta qualsiasi azienda o attività.
Il risk manager, per raggiungere il suo obiettivo, utilizza una serie di strategie che includono:
- Prevenzione del rischio.
In questo caso si sospende qualsiasi attività che rappresenta un rischio per l’azienda.
- Riduzione del rischio.
L’azienda e i lavoratori mettono in pratica delle attività che riducono la probabilità del verificarsi di un determinato rischio e che abbassano il potenziale impatto.
- Condivisione del rischio.
Il rischio, in questo caso, può essere condiviso con un’altra impresa che svolge alcune attività all’interno di una determinata azienda.
- Ritenzione del rischio.
L’azienda, in questo caso specifico, accetta la ripercussione del rischio e non mette in piedi nessun piano di mitigazione. Al contrario, può esserci la preparazione di un piano d’emergenza.
Gestione del rischio e controllo interno: i tre rischi più grandi
Quando si parla di valutazione e gestione del rischio si pensa subito a danni materiali che un’azienda può subire da un momento all’altro, ma non è esattamente così.
Ecco i tre principali ordini di rischi a cui sono sottoposte la maggior parte delle aziende:
- Compliance.
Uno dei maggiori rischi delle aziende è di non essere allineati alle normative vigenti che regolano il proprio business. Questo può infatti significare la violazione di alcune leggi che possono portare a sanzioni e perdite economiche.
- Rischi informatici.
Nell’era dei software e della digitalizzazione dei contenuti è importante munirsi di sistemi che possono contrastare i possibili attacchi da parte del cyber crime. Si rischia infatti il furto di dati sensibili molto importanti e l’integrità di tutto il sistema.
- Rischi operativi.
Consiste nelle possibili perdite dovute a disfunzioni di procedure, sistemi interni e risorse umane. Ne fanno parte, tra le altre cose, le diverse tipologie di frodi, sicurezza sul lavoro ed eventi esterni come terrorismo, calamità naturali e atti vandalici.