Si crede che solo le donne in menopausa abbiano bisogno di particolare attenzione, ma invece non è affatto così. Il corrispettivo maschile della menopausa è l’andropausa che avviene quando vi è un calo dell’ormone testosterone. Un calo che comunque avviene in un lasso di tempo molto più lungo e dilatato nel tempo. Anzi a dire il vero in alcuni uomini l’andropausa non si verifica mai per tutta la vita.
Superati i 35 anni inizia una graduale diminuzione degli ormoni maschili che diminuiscono parallelamente ai loro effetti. Il testosterone al contrario di quello che si può pensare non è solo indice di mascolinità, ma svolge molte funzioni nell’organismo maschile tra cui: protezione da malattie come il diabete, osteoporosi, patologie cardiovascolari.
Quindi è importante affidarsi ad uno specialista, per maggiori indicazioni consultare il sito: www.andreadelgrasso.it/.
Andropausa uomo: cos’è
L’andropausa è una condizione che si verifica nel momento in cui si ha un declino progressivo della funzione della gonade maschile responsabile della produzione degli ormoni androgeni in particolare il testosterone.
Con l’invecchiamento fisiologico si ha un calo graduale del testosterone che può avvenire anche senza sintomi evidenti o manifestarsi solo dopo i 60/70 anni. Nonostante questo sia un processo naturale ci sono alcune patologie e alcune condizioni fisiche che ne aumentano il rischio anche a partire dai 40 anni. In particolare ci si riferisce a:
- obesità;
- sindrome metabolica;
- diabete mellito conclamato;
- ipercolesterolemia;
- ipertensione;
- patologie cardiovascolari;
- insufficienza renale;
- sindrome delle apnee notturne;
- depressione.
Andropausa sintomi
Ci sono alcuni sintomi che nell’andropausa maschile sono molto comuni e in genere si legano alla sfera prettamente sessuale. La riduzione dei valori del testosterone può essere causa di un netto calo della libido, non solo nei confronti di quella che è la partner in quel momento, ma in generale dell’attività sessuale nei confronti di qualunque donna.
Quindi le erezioni divengono meno frequenti o addirittura completamente assenti, la potenza e il volume dell’eiaculazione si riducono sensibilmente, portando progressivamente alla completa assenza dell’orgasmo. Ci sono poi altri sintomi che non riguardano la sfera sessuale e interessano tutto l’organismo.
Si può dunque registrare:
- aumento del peso;
- deposizione del grasso al livello dei fianchi, dell’addome e delle natiche;
- riduzione della massa magra e del tenore muscolare.
Anche il metabolismo ne risente andando a notare una riduzione della densità minerale ossa che può esporre il corpo maggiormente alla rottura delle ossa in caso di incidenti anche di lieve entità. Inoltre vi può essere una riduzione del colesterolo HDL e aumento del LDL con conseguente aumento del rischio di patologie cardiovascolari.
Nel momento in cui si nota l’insorgere di questi sintomi, è importante recarsi presso uno specialista per riuscire a prevenire problematiche di entità maggiore.
Trattamento
Grazie alla prevenzione è possibile rallentare questo graduale processo di diminuzione dei livelli di testosterone nel maschio. Quello che bisogna fare è innanzitutto intervenire sullo stile di vita. Innanzitutto occorre adottare una sana alimentazione, evitare l’eccessiva sedentarietà.
Inoltre si consiglia di evitare il fumo e l’alcool elementi che non influiscono solo sulla produzione di testosterone, ma sul benessere generale del corpo.
Nel momento in cui ci si reca dallo specialista e viene diagnosticato l’ipogonadismo, sarà il medico a decidere per un’eventuale terapia sostitutiva con testosterone. In genere essa viene assunto per via intramuscolare nel soggetti di età più giovane, mentre per gli anziani la somministrazione avviene per via cutanea.
In genere la terapia non è causa di effetti indesiderati, anche se la cura deve essere seguita in maniera attenta con prelievi venosi e visite alla prostata periodiche.
Come aiutare un uomo in andropausa con rimedi naturali
Ci sono alcuni rimedi naturali e piccoli accorgimenti che si possono mettere in atto per tenere sotto controllo l’avanzamento dell’andropausa. La medicina di tipo naturale in genere consiglia l’utilizzo dei semi di zucca e dell’ortica, con l’utilizzo della fitoterapia.
La serenoa è in grado di inibire l’enzima responsabile della disgregazione del testosterone, mentre i semi di zucca con l’alto contenuto di: vitamina E, zinco, acidi grassi, contrastano in maniera efficace l’insorgenza delle infiammazioni alle vie urinarie e la possibile incontinenza.
Oltre a questo intervenire con tali alimenti può essere in grado di migliorare le funzionalità dei muscoli della vescica. Si consiglia inoltre, per la prevenzione, lo svolgimento costante di una moderata attività fisica, adottare una sana alimentazione e avere delle abitudini salutari.