La cannabis legale in Italia: dove comprarla
Dal 2016 è possibile acquistare cannabis legale in Italia all’interno di negozi fisici e in store online: http://www.canapaboom.it
Ciò è stato possibile per effetto della Legge n. 242 del 2 dicembre 2016.
Tale legge:
- Contiene le “Disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa”.
- Ha aperto un varco rispetto al quadro normativo preesistente.
- Ha favorito la nascita di un mercato di derivati legali della canapa, i cosiddetti “mercati light”.
- Consente di coltivare una varietà particolare di canapa, la Cannabis sativa
Questa è inserita nel “Catalogo comune delle varietà delle specie di piante agricole” (nella sezione “Piante oleaginose e da fibra”) e coltivata all’interno dell’Unione Europea.
Le genetiche di canapa sativa, canapa indica e canapa ruderalis coltivabili e legali sono ben 68. Invece, è possibile acquistare i semi certificati presso rivenditori autorizzati.
L’obiettivo della legge è quello di:
- Apportare uno sviluppo della filiera della canapa.
- Destinare la canapa alla produzione.
Tale produzione fa riferimento a:
- Cosmetici e alimenti.
- Materie prime biodegradabili e semilavorati innovativi per le industrie.
I Limiti della legge
Anche questa legge ha dei limiti: la vendita è consentita per cannabis che abbia THC limitato.
Tali principi attivi generatori di effetti psicotropi devono avere una percentuale compresa tra lo 0,2% e lo 0,5%.
Questo garantisce il rispetto dei limiti di THC specificamente individuati dal Ministero della Salute.
Anche i consumatori non possono essere puniti se acquistano e utilizzano prodotti tracciabili con livelli di non superiori a quelli considerati legali.
Nei mesi scorsi si è svolta la raccolta firme per il referendum a favore della legalizzazione della cannabis.
Questo ha portato ad interrogarsi su una questione ancora molto controversa in Italia. All’inizio dello scorso settembre la Commissione Giustizia ha approvato il testo base.
Si tratta della proposta di testo unificato avanzata dai deputati Licatini, Molinari e Magi.
Tale documento, “Modifiche al testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza” :
- è stato approvato grazie ai voti favorevoli di PD, M5S e LEU
- differentemente Lega e Fratelli d’Italia hanno espresso parere contrario.
Lo scorso 16 Febbraio il referendum depenalizzazione della coltivazione della cannabis è stato dichiarato inammissibile.
A dirlo è stato il presidente Giuliano Amato in conferenza stampa.
Il quesito del referendum infatti proponeva un intervento su due linee:
Sul piano della rilevanza penale:
- depenalizzazione della coltivazione di qualsiasi pianta per uso personale.
- mantenimento delle pene legate alla produzione e alla fabbricazione delle sostanze.
Sul piano delle sanzioni amministrative:
- L’eliminazione della sospensione della patente di guida in caso di uso di stupefacenti.
Articolato su tre quesiti. Il primo prevede che tra le attività punite penalmente, scompaia la coltivazione delle sostanze stupefacenti.
Cannabis: l’uso terapeutico
- Da diversi anni si sta diffondendo il consumo di olio di CBD e cannabis legale, utili anche per uso terapeutico.
Tali effetti terapeutici sono dimostrati da diversi studi su cavie animali e cellule.
- Anche i medici da qualche anno, hanno iniziato a prescrivere farmaci a base di cannabis terapeutica accanto alla terapie convenzionale.
Ciò avviene nel caso in cui quest’ultima risulta poco efficace.
- Estratto dall’intera pianta di marijuana, il “CBD per i dolori” è chiamato “cannabis medica”. sulla base del rapporto tra CBD e THC. Risulta efficace nell’ambito delle malattie neurologiche e contro specifici stati dolorosi.
Basandosi su esperimenti svolti su cavie animali, i ricercatori hanno osservato la potenzialità della cannabis in alcuni determinati ambiti:
- Riduzione degli effetti collaterali della chemioterapia.
- Stimolazione dell’appetito nei malati di HIV.
- Riduzione del dolore cronico e degli spasmi muscolari.
Troviamo la cannabis o marijuana medica sotto forma di:
- Spray
- Pastiglie
- Cerotti
- Formulazioni da assumere per via orale, da vaporizzare o fumare.
La cannabis medica: quando nasce
Spetta al National Institute on Drug Abuse
- la prima definizione di cannabis medica.
- il legame tra l’utilizzo della pianta di marijuana e il trattamento di malattie.
Con il passare nel tempo gli effetti della pianta sono stati motivati dal rapporto tra CBD e THC. Nelle preparazioni farmaceutiche infatti gli effetti del THC (di carattere psicoattivo) sono attenuati dal CBD.
Da ciò deriva che:
- Una percentuale più alta di THC indica i prodotti psicoattivi.
- Una percentuale maggiore di CBD individua i prodotti a scopo terapeutico.
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